In questi giorni di caldo estremo il fiume Panaro è diventato il punto di riferimento per i modenesi che, ombrelloni e lettini alla mano, hanno letteralmente invaso il lungo tratto che da Marano porta a Fanano
Un’abitudine che ha il sapore di ritorno all’antico quando coi nonni in bicicletta si cercava il primo corso d’acqua e la prima fronda per trovare un po’ di refrigerio. In questa estate torrida ed afosa si cerca anche questo ed una delle mete predilette dai modenesi è il fiume Panaro che, d’estate, lungo le sue sponde, si trasforma in una sorta di spiaggia attrezzata con tanto di chioschi per la vendita di bibite e gelati, griglie attrezzate e volontari della protezione civile che vigilano sulla sicurezza. Il caldo torrido di questi giorni, la paura di lunghe colonne d’auto in autostrada per il traffico dei vacanzieri, la comodità del corso d’acqua affiancato dal verde e dall’ombra degli alberi, la comodità di avere tutto questo a pochi chilometri da casa tanto da poterlo sfruttare anche nella sola pausa pranzo. C’è un mix di tutte queste ragioni nel cosiddetto popolo dei vacanzieri, armati di lettini ed ombrelloni, che hanno scelto il lungo tratto del Panaro che da Marano porta a Fanano per intere giornate all’aria fresca.