Rientra l’allarme febbre di Chikungunya a Mirandola. Dopo la segnalazione dell’Ausl effettuata ieri, le analisi di laboratorio hanno escluso che si tratti del virus portato dalle zanzare tigre. E’ invece stato confermato un caso di West Nile
È rientrato l’allarme Chikungunya di Mirandola e di Cavezzo dove ieri l’Ausl di Modena aveva segnalato un caso di febbre sospetta. Le analisi di laboratorio hanno escluso che si tratti del virus trasmesso dalla zanzara tigre, mentre risulta confermato a Mirandola un caso di malattia da virus West Nile, anche conosciuta come febbre del Nilo occidentale. Si tratta di un’infezione che può decorrere senza sintomi o con uno stato febbrile di pochi giorni; tuttavia in alcuni casi, soprattutto in persone debilitate, può manifestarsi con forme neurologiche che richiedono il ricovero. Il virus West Nile, in Italia è trasmesso soprattutto dalla zanzara comune, contro la quale non sono attualmente previsti interventi straordinari di disinfestazione. Per questo, oltre alle misure specifiche di contrasto alla zanzara tigre, responsabile della diffusione di alcuni virus, è fondamentale la protezione individuale. È utile ad esempio installare zanzariere e utilizzare insetticidi adatti all’ambiente domestico. Quando possibile, è meglio indossare preferire vestiti che non lascino scoperte parti del corpo e usare repellenti sulla pelle rimasta scoperta, tenendo presente che il sudore ne riduce l’effetto. Meglio inoltre vestire con colori chiari, dato che quelli scuri attraggono le zanzare.