Mentre si continua a parlare di saldo zero, scopriamo un’altra grande area abbandonata e degradata a ridosso del centro storico che da 15 anni attende una riqualificazione. Ma dove presto nascerà un nuovo palazzo da 29 appartamenti
Un altro palazzo, che potrebbe raggiungere i 9 piani in altezza, sorgerà a breve in questa area urbana posta su via Nonantolana, a ridosso del centro storico, da più di dieci anni abbandonata e degradata E’ su questa superficie da 7.800 metri a poche centinaia di metri dal cavalcaferrovia Menotti e dove un tempo esistevano 3 blocchi di alloggi popolari, che comune e Acer hanno deciso di investire quasi 5 milioni di euro per la costruzione di una palazzina da 29 alloggi che sulla base della normativa urbanistica vigente potrebbe raggiungere i 9 piano di altezza. Il tutto, proprio perché legato a vecchie potenzialità residenziali ed edificatorie, ora da rigenerare, escluso da quel saldo zero, al centro del dibattito politico, e che diventerà obbligo di fatto da nuovo piano urbanistico. Non ancora definito. Entrando nell’area dall’unico accesso possibile, su via Nonantolana, ci si rende conto di quanto vasta sia questa zona abbandonata. Oggi, di quei tre edifici realizzati negli anni 40 ne è rimasto solo uno. Due, di proprietà totalmente pubblica, sono stati demoliti più di dieci anni in vista di un piano comunale di riqualificazione urbana rimasto, come tanti altri, nel cassetto, lasciando spazio ad un area che la natura si è ripresa facendosi largo in un terreno ancora da bonificare e tra il cemento dei cortili delle ex costruzioni. Rimane questa parte, una stecca ancora in piedi, sigillata ed inagibile per buona parte ma per una porzione evidentemente ancora abitata. Che comune e Acer hanno in programma di demolire, riprendendo quel piano di riqualificazione abbandonato anni fa. I soldi, 4,7 milioni di euro, finanziati da Acer, ci sono. E il loro utilizzo per la demolizione da 300.000 euro e la costruzione della nuova palazzina è stato messo nero su bianco nell’ultima variazione di bilancio del comune di Modena. Comune che già nel 2011 proprio in funzione del vecchio piano aveva stanziato 600.000 per l’acquisto degli alloggi privati e che oggi riparte da li, con l’ipotesi di proporre in locazione agli attuali proprietari unità abitative attualmente già disponibili nel proprio patrimonio di edilizia residenziale. Per potere giungere a breve alla liberazione definitiva degli spazi all’abbattimento dell’ultimo stabile e alla realizzazione della nuova palazzina da 29 appartamenti