Si sono ridotti dell’80 per cento i richiedenti asilo destinati a Modena. Ma a causa dei tempi lunghi nell’esame delle richieste, sono ancora tanti all’interno dei percorsi di accoglienza
I richiedenti asilo in arrivo a Modena, ed inseriti nei percorsi di accoglienza gestiti in tutta la provincia attraverso i cosiddetti Cas, Centri di Accoglienza Straordinaria, sotto il Coordinamento della Prefettura, sono calati dell’80% rispetto allo scorso anno. A fornire il dato è la stessa Prefettura che domani ha convocato il tavolo di analisi e approfondimento per l’accoglienza. Ottanta per cento in meno riflette esattamente il drastico calo nel numero degli sbarchi registrati dal 1° gennaio al 4 luglio di quest’anno rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Dagli 85.000 del 2017 ai 16.000 di oggi. Meno 80,4% secondo i dati del cruscotto statistico del Ministero dell’Interno. Una riduzione ancora più netta se consideriamo gli ultimi 8 giorni, dal 27 giugno al 4 luglio. Se lo scorso anno le persone sbarcate sulle coste italiane negli ultimi giorni erano 12.000, quest’anno, dato aggiornato a ieri, non erano nemmeno 100. A Modena al dicembre del 2017 si registravano circa 1800 richiedenti asilo accolti nelle nei Cas della provincia. Ricordiamo che almeno fino al giorno dell’esame in commissione territoriale della pratica per l’ottenimento del diritto di asilo i richiedenti asilo, rimangono all’interno del percorso di accoglienza che di straordinario e temporaneo col passare dei mesi ha ben poco. Un’attesa che per molti di loro dirottati a Modena può arrivare anche a 18 o più mesi, mantenendo così particolarmente alto, anche al netto della riduzione degli arrivi, il saldo di richiedenti asilo circa 1800, inseriti nelle rete di accoglienza.