Sono terminati i lavori di stabilizzazione dell’opera del Guercino, rubata a Modena nel 2014. Scongiurato il rischio di un aggravamento dei danni subiti dalla tela, i tempi per finire il recupero del dipinto sono ancora lunghi e hanno bisogno di finanziamenti
Per la tela del Guercino rubata a Modena nell’agosto del 2014 e ritrovata l’anno scorso in condizioni drammatiche, il peggio è passato. In un anno di lavoro, l’Istituto superiore per la conservazione e il restauro di Roma è riuscito a completare l’aspetto più urgente del lavoro di recupero, ovvero la stabilizzazione dell’opera, ma adesso, per proseguire, le operazioni hanno bisogno di ulteriori finanziamenti. I danni riportati dalla tela, rubata dalla chiesa di San Vincenzo e ritrovata a Casablanca, in Marocco, erano ingenti e interessavano circa il 30% dell’opera. La priorità è stata quella di impedire che le condizioni della “Madonna con i santi Giovanni Evangelista e Gregorio Taumaturgo” potessero degenerare. Un’operazione andata a buon fine grazie agli esperti del laboratorio romano, ma è ancora presto per sperare in un imminente ritorno dell’opera in Corso Canalgrande. Le difficili condizioni del prezioso dipinto seicentesco di Giovan Francesco Barbieri, detto il Guercino, hanno determinato un allungamento nei tempi di restauro, la cui fine non ha ancora una data precisa. È probabile che Modena dovrà aspettare ancora molto prima di accogliere nuovamente la tela