A 35 anni dall’uccisione del Magistrato antimafia Rocco Chinnici, la figlia Caterina, magistrato ed europarlamentare, ospite degli studenti Unimore, ha ricordato la figura del padre ed il suo contributo alla lotta alla criminalità organizzata
Il merito di avere di fatto inventato e costruito il cosiddetto Pool antimafia, e di avere chiamato a collaborare con lui Giovanni Falcone. Le novità da lui apportate al sistema giudiziario grazie al suo lavoro, un lavoro pionieristico nella lotta alla mafia, quello di Rocco Chinnici, magistrato ucciso da Cosa Nostra nel luglio dell’83 a Palermo. La sua figura ed il suo lavoro, ora anche al centro dell’ultimo film con Sergio Castellitto, sono stati ricordati ieri dalla figlia Caterina, anchc’essa magistrato, europarlamentare, ospite degli studenti di giurisprudenza Unimore in un incontro organizzato dall’Associazione Studenti europei di giurisprudenza.Un esempio ed un lavoro, quello di Rocco Chinnici che la figlia Caterina porta avanti sul piano europeo, al fine di garantire su scala internazionale una uniformità ed una analoga efficacia degli strumenti giuridici,già attivi in Italia, sul piano del contrasto. Partendo dal presupposto che la mafia agisce a livello transnazionale.
Nel video le interviste a:
– Giulia Pavan, presidente Elsa
– Caterina Chinnici, magistrato