Modena è sempre meno una città per ciclisti. A dirlo sono i volontari della Federazione Italiana Amici della Bicicletta, che dal 2013 hanno rilevato un calo delle persone che usano la bici per raggiungere il centro storico

Sempre meno persone a Modena usano la bici per spostarsi. Lo constatano i rilevamenti dei volontari di Fiab, la Federazione Italiana Amici della Bicicletta, che da 10 anni nei mesi di aprile e settembre monitorano i flussi di ciclisti e pedoni sui percorsi da e verso il centro storico della nostra città. Nel settembre 2017 sulle vie monitorate si sono spostate in bici 2907 persone, mentre nell’aprile dell’anno precedente i ciclisti conteggiati sono stati 3120. Un calo che i volontari rilevano già a partire dal 2013 e che non sorride alle condizioni dell’aria del nostro territorio, che proprio l’anno scorso ha segnato il poco onorevole record in fatto di inquinamento e quantità di polveri sottili. Convincere le persone a utilizzare di più la bicicletta e meno l’auto privata sarebbe già un passo avanti per contrastare lo smog, ma l’impresa non è semplice. Fiab rileva come le cause del calo siano da rintracciare nella percezione da parte dei ciclisti di poca sicurezza a percorrere le strade della città su due ruote, per via delle troppe auto, delle troppe strade a scorrimento veloce, ma anche per la mancanza di contrasto ai furti delle biciclette. Inoltre, i grandi parcheggi scambiatori all’ex Amcm e al NoviSad inducono più persone ad attraversare la città in auto per avvicinarsi al centro per poi raggiungerlo a piedi. In questo contesto, l’aumento della viabilità pedonale rilevata alle porte del centro da Fiab, non sarebbe un segnale positivo per il traffico cittadino.