E’ finita la corsa della stazione spaziale cinese Tiangong-1, che secondo le previsioni, rischiava di cadere anche sui nostri territori. L’impatto con l’atmosfera è avvenuto questa notte alle 2,16 e i detriti che ne sono derivati sono finiti nell’Oceano Pacifico, senza provocare danni
Scampato pericolo. La stazione spaziale cinese Tiangong-1 che negli ultimi giorni ha tenuto il sud e centro Italia, Emilia Romagna compresa, con gli occhi incollati al cielo con il timore di vederla precipitare, si è finalmente schiantata, senza provocare danni a persone o a infrastrutture. Entrata in contatto con l’atmosfera terrestre alle 2,16 di questa notte, Tiangong-1 si è disintegrata rilasciando i suoi detriti nell’oceano Pacifico, proprio come le stazioni spaziali che rientrano in maniera controllata. È stata proprio l’incontrollabilità del cosiddetto “Palazzo celeste” che nei giorni scorsi ha causato le maggiori preoccupazioni, tanto da fare scattare l’allerta della Protezione civile anche in Emilia Romagna, che ha monitorato la traiettoria del rientro della stazione cinese per tutta la durata del suo moto, di circa 30mila chilometri orari, intorno alla Terra, con perdita di quota rallentata rispetto alle previsioni per via della scarsa attività solare. L’Emilia Romagna e la Liguria, che inizialmente si pensava potessero essere interessate dallo schianto della stazione, sono state dichiarate fuori pericolo dalla Protezione Civile a partire da sabato sera, sulla base dei dati forniti dall’Agenzia Spaziale Italiana, che ha collaborato con altre 14 agenzie di tutto il mondo per il monitoraggio. La possibilità che i frammenti arrivassero sulla terra, in particolare in Italia, era pari allo 0,2%. Probabilità scarse, quindi, ma la definitiva fine della corsa di Tiangong-1 ha tolto ogni dubbio e reso Pasquetta un po’ più serena.