I carabinieri di Reggio Emilia hanno denunciato per maltrattamenti 13 operatrici sociosanitarie di una struttura per anziani. Per sei di loro è scattata anche la sospensione dal lavoro. Nei guai anche una modenese di 50 anni
C’è anche una modenese di 50 anni tra le 13 operatrici sociosanitarie di una struttura per anziani di Reggio Emilia, finite nei guai per maltrattamenti. L’operazione denominata Pietas, e condotta dai carabinieri di Reggio Emilia ha portato alla luce una storia fatta di vessazioni, minacce e maltrattamenti, con pugni in faccia e noncuranza nei confronti di anziani ospiti all’interno di una struttura comunale, convenzionata con il Servizio Sanitario Nazionale e situata in provincia di Reggio Emilia. Le operatrici di età compresa tra i 35 e i 54 anni, sono tutte indagate e sono chiamate a rispondere del reato di maltrattamenti continuati, aggravati dal fatto di averli commessi nei confronti di persone incapaci di potersi difendere, oltre che commessi nelle vesti di persone incaricate di un pubblico servizio. Risulta inoltre indagata anche la coordinatrice della struttura accusata del reto di omissioni di atti d’ufficio per non aver denunciato all’autorità giudiziaria le violenze. Per sei di loro è scattata la misura cautelare della sospensione della professione di operatore sociosanitario per un periodo che varia dai sei ai 12 mesi. Le indagini supportate anche da intercettazioni ambientali audio-visive, sono partire in seguito a segnalazioni e denunce fatte dai familiari di alcuni anziani ricoverati nella struttura che avevano rilevato, nel corpo degli anziani ricoverati, evidenti segni di violenze.