Passata l’allerta neve e ghiaccio, l’innalzamento delle temperature nei prossimi giorni e l’inversione termica registrata questa mattina, c’è timore per il livello dei fiumi.

Dopo le abbondanti precipitazioni nevose dei giorni scorsi e il ghiaccio con una allerta meteo prolungata di fatto per una settimana, e che permane marcata in montagna per il rischio valanghe, si prospetta un periodo dove l’allerta potrebbe spostarsi sul fronte delle piene. La fotografia delle temperature registrare questa mattina alle ore 10 sul territorio regionale fornita da Arpa Emilia Romagna mostra una situazione totalmente ribaltata rispetto a quella di 48 ore fa. Con gelo in pianura e temperature abbondantemente sotto lo zero in tutta l’area nord. Di 6 o 7 o gradi sopra invece in montagna dove gli abbonanti cumuli di neve a tutte le quote hanno iniziato a sciogliersi rapidamente. A Sestola alle ore 11 si registravano 10 gradi. Automatico prevedere un innalzamento non solo del rischio frane ma anche quello del livello dei corsi d’acqua non più solo minori. La situazione, per ora, è sotto anche i primi livelli di allerta sia per Secchia e Panaro, in pianura, sia per Scoltenna, Leo e Rossenna nell’alto Appennino, ma in queste condizioni la situazione potrebbe velocemente variare innescando il rischio piene, con Secchia e Panaro che potrebbero essere nuovamente sorvegliati speciali