Il 31 gennaio Modena rinnova la tradizionale celebrazione del suo Santo Patrono San Geminiano. Tanti i modenesi presenti che hanno assistito al corteo che ha preso il via dallo scalone del Palazzo Comunale sino a giungere nella Chiesa di San Francesco
Giorno di San Geminiano, il santo patrono della nostra città chiamato dai modenesi San Zenmian. Le celebrazioni per il Santo Vescovo sono iniziate questa mattina dallo scalone del Palazzo Comunale, dove ha preso il via il corteo con i valletti in livrea gialloblu, che insieme al gonfalone della città e alle istituzioni, hanno portato in offerta i ceri e l’olio alla lampada che si trova nella cripta del Duomo e che arde perennemente davanti al sepolcro di San Geminano, scoperto in occasione della festa per la devozione e le preghiere dei fedeli. Il corteo, preceduto dalla banda cittadina, da piazzetta delle Ova ha sfilato in via Emilia fino a corso Duomo, per poi giungere alla chiesa di San Francesco che quest’anno ha ospitato la Santa Messa pontificale essendo in Duomo ancora in corso i restauri che ne riducono la capienza. San Geminiano, Vescovo di Modena nel IV secolo e patrono della città fin da epoca altomedievale, è stato nei secoli il punto di riferimento non soltanto per la Chiesa locale, ma anche per il Governo cittadino, al punto che la sua figura è divenuta in diverse occasioni strumento di aggregazione della comunità locale e simbolo della città. Al santo vescovo, nato probabilmente nell’antica Gavello, oggi divenuta Cognento, vengono attribuiti diversi miracoli, come aver salvato i modenesi dalle orde degli Unni guidati da Attila o aver liberato le persone dal demonio, facendo nascere così la sua fama di esorcista. Le reliquie in Duomo sono state scoperte e potranno essere visitate dai fedeli sino al 3 febbraio.