Pare al termine l’annosa vicenda delle fonderie cooperative di Via Zarlati. Dopo una lunga battaglia per la qualità dell’aria e dei cattivi odori fatta da comitati e cittadini ora è arrivata la conferma. Lo stabilimento non verrà spostato nel nostro territorio ma si va verso la delocalizzazione a Padova
È cosa certa, le fonderie cooperative di Modena, entro il 2021 cesseranno la loro attività e la produzione si sposterà a Padova dove l’impianto sarà dotato di tecnologie di ultima generazione. A confermarlo è stato Paolo Zardo l’amministratore di Vdp Fonderie di Padova, socie delle fonderie di Via Zarlati, dove proprio in questi giorni è stato avviato un impianto sperimentale per la riduzione delle emissioni di inquinanti e di cattivi odori. In base a quanto affermato da Zardo, il nuovo impianto servirà per la formatura a verde e per la produzione di assali a grandi dimensioni e la dismissione deve avvenire entro tale data in quanto da Padova già a partire dal 2019 devono iniziare con gli ordinativi. Si va quindi verso una delocalizzazione e non verso uno spostamento dello stabilimento. Decisione che pare essere già stata presa da mesi e non comunicata nei numerosi incontri anche istituzionali, forse per le preoccupazioni che sarebbero scaturite sul futuro dei dipendenti.