La Procura di Bologna ha chiesto l’archiviazione per 22 esponenti del Partito Democrativo indagati nell’ambito dell’inchiesta spese pazze bis. Tra gli indagati per peculato anche il sindaco di Modena Giancarlo Muzzarelli, l’on. Matteo Ricchetti e l’allora presidente della regione Vasco Errani. Sulla richiesta della procura si dovrà ora pronunciare il Giudice per le indagini preliminari.
In alcuni casi si tratta di “spese assolutamente esigue”, in altri di denaro realmente utilizzato “per attività strettamente istituzionali”, per altri ancora, infine, è “difficile tracciare una linea di confine tra spese personali o di attività politica”. Sono queste, sostanzialmente le ragioni che hanno portato la Procura di Bologna a chiedere l’archiviazione dell’inchiesta “spese pazze” bis a carico di 22 esponenti del Pd – tra ex consiglieri regionali ed ex componenti della giunta dell’Emilia Romagna – in carica negli ultimi due anni della legislatura 2005-2010. Con l’accusa di peculato, a partire dal 2016, erano stati indagati tra gli altri l’allora presidente della regione Vasco Errani, l’on. Matteo Richetti l’attuale sindaco di Modena Giancarlo Muzzarelli. La pm Plazzi, nel motivare la richiesta di archiviazione sottolinea come, in ogni caso, l’indagine della Guardia di finanza, ha potuto rilevare come vi sia stato uno “Un scarso rigore del controllo delle spese addebitabili ad un sistema ispirato ad una non attenta considerazione delle regole contabili, specie nel non pretendere da subito idoneo riscontro documentale sulle singole spese”. In buona sostanza se abusi ci sono stati questi, proprio a causa del sistema a suo tempo in vigore, non sono più dimostrabili in sede processuale. Ora la palla passa al GIP.