Si prepara un sabato di fuoco per il Carpi, atteso a Perugia da un ambiente caldissimo per le contestazioni alla squadra di casa, che da oggi a venerdì prepara la gara in ritiro
Farà caldo, anzi caldissimo. Anche se dicembre è alle porte sabato il Carpi al Curi di Perugia avrà bisogno dell’elmetto da battaglia. Negli ultimi due mesi la situazione in casa degli umbri, dati in estate fra i possibili candidati alla A diretta, è precipitata in modo inaspettato e il Carpi affronterà un avversario sull’orlo di una crisi di nervi dopo essere stato risucchiato in zona playout. L’avvio lanciato con Giunti in panchina, che aveva portato 10 punti nelle prime 4 giornate grazie ai gol a raffica del nordcoreano Han, è rimasto solo un lontano ricordo. Dopo la sconfitta di Palermo alla quinta giornata la barca ha iniziato a perdere acqua e il primo a farne le spese è stato proprio il sostituto di Bucchi, licenziato dopo la quinta sconfitta di fila, avvenuta al Curi per mano del Cesena di Castori. Ma nemmeno la cura Breda ha risvegliato il Grifo, che col nuovo tecnico ha conquistato due pareggi al debutto con Cremonese e Avellino, perdendo però domenica a Venezia. Con 2 soli punti conquistati nelle ultime 8 gare quello umbro è il peggior ruolino di ottobre e novembre e sabato contro il Carpi è quasi l’ultima spiaggia. L’aggressione al pullman della squadra di qualche settimana fa ha segnato una marcata spaccatura fra squadra e tifosi, anche se il presidente Santopadre si è appellato proprio alla curva per spingere la squadra contro il Carpi. Da oggi fino a venerdì il Perugia sarà in ritiro a Roccaporena, perché quella col Carpi è già la gara della vita.