I livelli di polveri sottili nella giornata di ieri sono rientrati al di sotto dei valori consentiti per legge e fissati a 50 microgrammi per metro cubo. Nonostante ciò l’allerta è alta e le misure emergenziali resteranno in vigore fino al 26 ottobre, quando verrà diramato un nuovo bollettino Arpa
La concentrazione di pm10 nell’aria, nella giornata di ieri è scesa al di sotto dei limiti di legge in tutte le stazioni dell’Emilia Romagna. A Modena la centralina Arpa di via Giardini, dopo undici giorni di sforamenti consecutivi con valori alle stesse, ha visto scivolare a 17 microgrammi per metro cubo i valori di polveri sottili, attestando complessivamente a 52 i giorni di sforamento avuti nell’arco di questo anno. Con molta probabilità questa situazione è stata favorita dalle raffiche di vento, che nell’arco di questi giorni hanno investito il nostro territorio. Anche se non particolarmente intense, le perturbazioni hanno contribuito alla dispersione degli inquinanti. Nonostante ciò, le misure emergenziali di secondo livello, previste dal Pair 2020 per i comuni con popolazioni al di sopra dei 30 mila abitanti. A Modena resteranno in vigore ugualmente fino al 26 ottobre, quando verrà diramato un nuovo bollettino Arpa. L’allerta smog in città continua ad essere alta, soprattutto perché per i prossimi giorni si prevede un nuovo progressivo aumento dei valori di pm10 su tutto il territorio. Ricordiamo che le limitazioni in vigore prevedono: oltre al blocco della circolazione per i veicoli diesel fino all’Euro 4, anche l’abbassamento del riscaldamento fino a un massimo di 19 gradi ad esclusione di ospedali, case di cura ed edifici scolastici, il divieto di qualsiasi tipo di combustione all’aperto e il divieto di utilizzo di generatori di calore a biomassa.