Dopo l’uccisione in mezzo alla strada di un magrebino di 37 anni da parte di un connazionale a Sassuolo, il Sindaco Pistoni ha chiesto al Prefetto la convocazione di un tavolo per l’ordine e la sicurezza pubblica
Un regolamento di conti in mezzo alla strada, in un quartiere poco distante dal centro ed in piena serata, quando ancora i marciapiedi erano popolati di persone in giro per la città. E’ stato l’efferato delitto avvenuto domenica sera in via Radici in Piano, che ha visto la morte di un magrebino di 37 anni per mano di un suo connazionale, la goccia che ha fatto traboccare il vaso e che ha aperto anche a Sassuolo un vero e proprio allarme sicurezza. A raccogliere timori e paure dei cittadini, evidentemente non più tranquilli nemmeno di passeggiare per le strade dopo cena, è stato il sindaco Claudio Pistoni, con una lettera inviata alla Prefettura, alla Questura e al Comando Provinciale dei Carabinieri, avanzando una richiesta per la convocazione di un tavolo per l’ordine e la sicurezza pubblica. Secondo il primo cittadino, nonostante l’ottimo lavoro della Polizia di Stato che ha immediatamente arrestato l’omicida, il tavolo è necessario per capire se le azioni messe in campo finora dall’amministrazione comunale a sostegno delle Forze dell’Ordine sono sufficienti o se, invece, bisogna procedere diversamente per garantire un maggiore presidio del territorio a supporto delle altre iniziative messe in campo per la sicurezza urbana: dall’incremento in città di telecamere di videosorveglianza, ad un nuovo sistema di illuminazione a led che porterà le strade ad essere maggiormente illuminate.