Il Dipartimento di Scienze della vita dell’Università di Modena e Reggio Emilia, ha avviato nei giorni scorsi uno studio sulle tartarughe esotiche, che popolano laghetti e gli stagni dei parchi urbani modenesi
Sono più colorate, vistose e anche più forti di quelle nostrane e, nel corso degli ultimi trent’anni, hanno colonizzato i laghetti dei parchi urbani modenesi. Stiamo parlando delle tartarughe esotiche, che da qualche giorno, sono oggetto di uno studio avviato dal dipartimento di Scienze della vita dell’Università di Modena e Reggio Emilia. Scopo del progetto, è quello di censire la popolazione delle testuggini palustre dalle orecchie rosse o gialle che si trovano soprattutto nel parco Ferrari, della Repubblica, e della Resistenza. Nello specifico, lo studio che sarà realizzato attraverso l’osservazione diretta riguarderà le diverse forme, specie e sottospecie presenti, la loro consistenza numerica e la struttura delle popolazioni. Le tartarughe esotiche, come riferisce l’esperto, sono arrivate nei parchi dopo essere state acquistate per essere tenute in casa e successivamente liberate, per la scorretta abitudine di disfarsene, nei laghetti o anche nei fiumi. Si tratta in ogni caso di specie che si adattano bene ai nostri habitat, ma che provocano notevoli squilibri a carico della fauna locale, e nel corso degli anni, si sono affermate a scapito della testuggine palustre nostrana.