E’ stato arrestato questa mattina l’autore materiale dell’incendio che lo scorso 3 giugno ha distrutto due vettore del Comune di Modena in uso ai servizi sociali. Si tratta di un 30enne italiano che due giorni prima aveva perso la convivente e la figlia, perchè trasferite in una comunità protetta
Una storia di disagio familiare, un giovane 30enne che viveva con una ex prostituta romena, praticamente coetanea, e la figlia di due anni, che due giorni prima erano state prelevate dai servizi sociali e trasferite in una comunità protetta fuori Modena. C’è questo alla base dell’incendio delle due auto comunali accaduto nella notte del 3 giugno presso il polo 2 del Comune di Modena in via Morandi. Indagini rapide che hanno visto protagonista la Digos e che si sono subito indirizzate verso alcuni casi particolari segnalati proprio dai servizi sociali. A inchiodare l’uomo le immagini acquisite relative ai distributori di benzina della zona, che lo hanno ritratto prima nel tentativo non riuscito di riempire con cinque euro un contenitore in via Divisione Acqui e poi nel tentativo riuscito poco lontano in via Bonacini. L’arresto è scattato questa mattina dopo che l’uomo nelle ultime settimane aveva continuato a dimostrare rancore verso il personale dei servizi sociali, con telefonate sfociate anche in minacce. Il Gip De Marco ha quindi disposto la custodia cautelare in carcere per il giovane accusato di incendio doloso.
Nel video l’intervista a Valeria Cesarale, Dirigente della Digos Questura di Modena