La sfida social che induce i ragazzi minorenni al suicidio inizia a far paura anche a Modena. Quattro i possibili casi su cui un pool di tre magistrati inizierà ad indagare
E’ partito dalla Russia, ha trovato terreno fertile in altri stati europei ed ora il terribile ‘gioco’ del Blue Whale, letteralmente la balena blu, inizia a far paura anche a Modena. Nei giorni scorsi si erano moltiplicate le segnalazioni alla Polizia Postale ed anche i Carabinieri di Carpi si sono attivati dopo la segnalazione di un padre che aveva sospetti sul figlio minorenne. Ora, però, le conferme ufficiali arrivano dalla Procura: ci sono quattro possibili casi su cui un pool di tre magistrati inizierà ad indagare. I fascicoli aperti contro ignoti ipotizzano il reato di istigazione al suicidio. Questo folle gioco che nasce dal web, infatti, porta ragazzi e ragazze minorenni a cimentarsi in una serie di prove che vengono di giorno in giorno comunicate da parte del cosiddetto ‘curatore’, uno sconosciuto che tramite i social network contatta le proprie vittime e ne carpisce la fiducia, fino ad arrivare al cinquantesimo giorno in cui i giovani devono suicidarsi gettandosi dalla cima di un palazzo, il tutto ripresi col telefonino da qualche amico. L’attenzione oltre che della Procura modenese è alta anche da parte della Procura dei minori di Bologna. La situazione è allarmante, ma rimarrà in ogni modo complicato provare a risalire ad eventuali responsabili poiché la rete internet complica notevolmente le cose ed anche le indagini non sono facilitate dai giovani stessi che spesso cancellano le conversazioni sul proprio telefonino o sul web.