In attesa di capire tempi e modi del rientro a Modena della famosa tela del Guercino, rubata dalla chiesa di San Vincenzo lo scorso agosto 2014, continuano le indagini in Marocco: nella serata di ieri è stato tratto in arresto un quarto uomo sospettato di aver tenuto nascosta la tela a partire da pochi giorni dopo il furto
Nella serata di ieri è scattato il quarto arresto per il furto della famosa tela del Guercino, scomparsa dalla chiesa di San Vincenzo a Modena nell’agosto del 2014 e ritrovata pochi giorni fa in Marocco. Il quarto uomo è stato arrestato a Settat, a un centinaio di chilometri da Casablanca, una delle città con il maggior numero di emigrati in Italia. Quest’ultimo arresto, inoltre confermerebbe l’ipotesi del basista che conoscendo bene la città di Modena, e probabilmente anche il valore della tela, sapeva come muoversi. L’uomo è sospettato di aver tenuto nascosta l’opera d’arte di Giovanni Francesco Barbieri detto il Guercino, già pochi giorni dopo il furto, con molta probabilità infatti potrebbe aver seguito lo spostamento dell’opera da Modena fino in Marocco. La polizia marocchina è giunta a questa informazione dopo aver interrogato i tre uomini arrestati in flagranza di reato, mentre tentavano di vendere la ‘Madonna coi santi Giovanni Evangelista e Gregorio Taumaturgo’ a un ricco imprenditore del Marocco, che riconosciuta immediatamente la tela ha allertato la Polizia. I quattro ricettatori arrestati, rinviati alla Corte d’appello di Casablanca, inoltre devono rispondere di associazione a delinquere perché sospettati di far parte di una rete criminale specializzata in traffici illeciti di opere d’arte. Le indagini in Marocco sono condotte dalla polizia giudiziaria coordinata dall’Interpool. Al momento restano ancora poco chiare le circostanze del furto.