La sconfitta nel derby con la Reggiana è arrivata al termine di una partita equilibrata, decisa da un episodio, una bellissima rovesciata di Carlini. Inutile l’arrembaggio finale dei gialli: non dato un rigore per un fallo su Diop apparso piuttosto netto
Derby perso, con polemiche. Finisce così al Mapei Stadium di Reggio Emilia la striscia positiva del Modena, sconfitto nel derby del Secchia dalla Reggiana, un derby che in trasferta rimane tabù dal 1950. Partenza sprint dei granata, che presentano al debutto il neo acquisto Contessa. Qualche brivido, ma la difesa dei canarini, imperniata sull’ultimo arrivato Simone Fautario, regge bene l’urto. A tal punto che, nonostante una certa supremazia nel possesso palla, è il Modena a sfiorare il vantaggio, con una sventola di sinistro di Laner, che sibila non lontano dal palo del portiere Perilli. Il primo tempo finisce giustamente a reti bianche.
Nella ripresa, nuova partenza sprint della squadra di Menichini, che dopo tre minuti colpisce, nell’unico momento di disattenzione della retroguardia canarina: prima un salvataggio sulla linea di Ambrosini, poi il pallone arriva a Carlini che, con una straordinaria rovesciata da cineteca, infila il pallone in rete. Sarà l’autografo decisivo al derby.
Il Modena fatica a reagire, come invece aveva fatto altre volte: Diop e l’ex Nolè sono isolati, Capuano inserisce prima Loi e poi Schiavi, il Modena fa gioco, ma non crea pericoli, la Reggiana si rintana dietro e riparte in contropiede, sfiorando persino il raddoppio. Ma nel convulso finale, Diop viene chiuso da un avversario, forse irregolarmente, al limite del vertice dell’area di rigore, il penalty sembra netto, rivisto al rallenty il fallo sembra cominciare fuori dai 16 metri, per l’arbitro Cipriani di Empoli non è nemmeno fallo e lascia correre, scatenando la furia di Pavarese e Capuano, espulsi dal campo. Mancano pochi minuti e non c’è più il tempo per raddrizzare un derby che il Modena avrebbe meritato di pareggiare.
Nel dopo partita, tutti i commenti sono dedicati all’episodio del presunto rigore non concesso.