Camion piomba su mercatino Natale, arrestato un pakistano ma non sarebbe lui l’autore dell’attentato: caccia all’uomo. Sul luogo della tragedia trovato il cellulare di una giovane di Sulmona, Fabrizia Di Lorenzo, di cui non si hanno più notizie: i genitori sono già volati in Germania
Dodici morti, 48 feriti, una giovane italiana dispersa. E l’attentatore è ancora in fuga. L’attentatore è ancora in fuga. E’ caccia all’uomo, in Germania, il girono dopo la strage di Berlino. Erano circa le 20 di lunedì sera quando un camion è piombato a tutta la velocità sull’affollato mercatino di Natale nel quartiere di Charlottenburg. La polizia tedesca, un’ora dopo la tragedia, ha arrestato a circa 2 chilometri di distanza un pakistano di 23 anni, richiedente asilo politico e sospettato di essere l’autore della strage. Ma con il passare delle ore il suo coinvolgimento viene ritenuto sempre meno probabile: per fugare i dubbi le autorità locali hanno disposto il test del Dna. A bordo del tir è stato trovato morto un 37enne polacco: si tratta del vero autista del camion. Sarebbe stato ucciso dall’attentatore, prima di dirottare il mezzo sulla folla. Il ministro dell’Interno della Germania, passata l’iniziale titubanza, ha confermato che si è trattato di un attentato terrorista. Tra i dispersi c’è una ragazza italiana: Fabrizia Di Lorenzo, 31 anni, originaria di Sulmona, in provincia di L’Aquila. La giovane vive e lavora nella capitale tedesca già da diversi anni: il suo telefono cellulare è stato ritrovato sul luogo della strage e oggi la ragazza non si è presentata al lavoro. I genitori sono già volati a Berlino per sottoporsi all’esame del Dna. Sconvolto il padre: “Abbiamo capito che era finita stanotte: siamo stati noi a chiamare la Farnesina”, ha riferito. Tra i feriti ci sarebbero due italiani, ma entrambi in modo lieve. Commentando la tragedia, la cancelliera tedesca, Angela Merkel, ha dichiarato: “Non vogliamo vivere nella paura”. Poi ha aggiunto che “sarebbe intollerabile se si confermasse che a compiere questo atto è stata una persona che ha chiesto protezione e asilo in Germania”. Ciononostante – ha assicurato – “continueremo a dare sostegno a chi vuole integrarsi”. Merkel ha ricevuto la telefonata dall’Italia del premier Paolo Gentiloni, che ha espresso “dolore e vicinanza” per quanto accaduto. Anche il neo-presidente americano Donald Trump ha mandato le sue condoglianze, parlando di “terroristi radicali islamici che uccidono cristiani”.