L’obiettivo del documento è quello di sviluppare un modello di accoglienza condiviso secondo criteri di equa distribuzione e sostenibilità. Intanto anche il terzo bando per l’assegnazione di altri 450 posti, potrebbe andare deserto
Reperire nuovi soggetti attivi nel campo dell’accoglienza migranti e cercare di diffondere maggiormente nei richiedenti asilo la lingua italiana. Queste le indicazioni della Prefettura di Modena tornata a fare il punto sulla gestione di circa 1200 profughi, questo il numero dei presenti nel nostro territorio, sottoscrivendo un protocollo d’intesa tra il prefetto Maria Patrizia Paba, l’arcivescovo di Modena-Nonantola Erio Castellucci, il sindaco Gian Carlo Muzzarelli, i presidenti delle Unioni comunali e la dirigenza dell’ufficio scolastico provinciale. L’obiettivo del documento appena firmato è sviluppare un modello di accoglienza condiviso tra più parti secondo criteri di equa distribuzione nel territorio e sostenibilità. Si cercherà inoltre di proseguire sulla strada della valorizzazione di chi chiede asilo politico sviluppando attività di volontariato a favore della collettività. Intanto in vista di nuovi arrivi è in corso la gara, dopo i primi due bandi andati desolatamente deserti, per l’assegnazione di 450 posti fino al 31 dicembre 2016. Attualmente la maggior parte dei migranti è gestita principalmente dalla cooperativa Caleidos, una situazione con diverse complicazioni e in primis l’attesa del versamento da parte dello stato del compenso per il lavoro svolto. Il clima dunque non è dei più sereni e a oggi la probabilità che anche la terza gara legata all’accoglienza dei profughi vada deserta, risulta molto concreta, infatti non ci sarebbero soggetti dietro l’angolo pronti a gestire altri 450 arrivi.