Si allarga il disagio di cittadini e associazioni di categoria. Non bastano i tavoli, i monitoraggi, la prevenzione: occorre un contrasto effettivo ed efficace sul territorio
Bar e tabaccherie, negozi, singoli individui e persino le parrocchie sono nel mirino dei ladri. A Carpi scoppia il problema criminalità, dopo la raffica di furti degli ultimi giorni. Nonostante il progetto di controllo del vicinato esteso ormai a tutti i quartieri e le frazioni, la videosorveglianza comunale e l’operato delle forze di polizia, i cittadini non si sentono tranquilli. Esiste un tavolo di lavoro in tema di legalità e sicurezza, istituito proprio per far fronte al fenomeno, ma occorre passare ai fatti, come denunciano le associazioni di categoria, in primis Confesercenti. I commercianti fanno la propria parte, sottolinea l’associazione, dotandosi di tutto ciò che serve a dissuadere dal compiere un furto, eppure non è sufficiente. Sabato scorso, l’ennesima rapina ai danni di un negoziante, a pochi minuti dalla chiusura del proprio esercizio. Non va meglio nella grande distribuzione, dove si parla di un 1% del fatturato complessivo portato via da ladri e taccheggiatori. Se il monitoraggio è stato attivato, occorre passare velocemente a una fase operativa: un contrasto effettivo alla criminalità, per non far sentire soli commercianti e cittadini.
Nel servizio le interviste a:
– Raul Gabrieli, presidente Confesercenti Terre d’Argine
– Massimiliano Siligardi, direttore Confesercenti Terre d’Argine