Il bolognese guiderà la fusione tra Modena, Bologna, Ferrara. A gennaio si parte: il 5 dicembre convocate in simultanea le assemblee straordinarie dei soci
Sarà il bolognese Alberto Vacchi il presidente della nuova Confindustria Emilia che nascerà a gennaio dalla fusione fra gli industriali di Modena, Bologna e Ferrara. La notizia è ufficiale, anche se non si tratta certo di una sorpresa, dopo che nei mesi scorsi gli imprenditori emiliano-romagnoli avevano sostenuto in blocco la candidatura di Vacchi alla guida della Confindustria nazionale. Il progetto di unificazione fra Modena, Bologna e Ferrara sarà sottoposto al voto degli associati il prossimo 5 dicembre, nelle tre assemblee straordinarie appositamente convocate in simultanea. Si avvia così a compimento l’iter partito due anni fa con la lettera di intenti firmata dai presidenti dei tre bacini: progetto da cui si auto-escluse invece Reggio. Dal primo gennaio Confindustria Emilia metterà insieme oltre 3mila imprese e sarà una delle più importanti realtà all’interno del sistema confindustriale, rappresentando uno dei più robusti poli manifatturieri d’Europa. La prima fase del nuovo soggetto durerà due anni, fino al 31 dicembre 2018, durante i quali si getteranno le basi di una organizzazione che guarda lontano. Il presidente Vacchi sarà affiancato da un consiglio direttivo composto da 21 membri e da un consiglio generale che ne avrà 134. I suoi vice saranno l’attuale presidente di Confindustria Modena Valter Caiumi e il suo omologo ferrarese Riccardo Maiarelli.