Il dato inquietante dell’Associazione Familiari Vittime della Strada: nei primi sei mesi del 2016 registrati 18 decessi (+38%)
Una lunga striscia di sangue: 18 vite spezzate in sei mesi, sulle strade della provincia di Modena. Un morto ogni dieci giorni. Un dato in aumento. Sono inquietanti i numeri diffusi dall’Osservatorio dell’Associazione Familiari Vittime della Strada. Nel primo semestre del 2016 in provincia di Modena i decessi per incidente hanno registrato un incremento del 38% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso: tra il primo gennaio e il 30 giugno, nel modenese, hanno perso la vita in un sinistro 18 persone, contro le 13 del 2015 e le 16 del 2014. Incidenti letali per sette conducenti di automobili, quattro pedoni, tre ciclisti, due conducenti di scooter e due camionisti. Tredici uomini e cinque donne. La fascia d’età più colpita è quella tra i 29 e i 54 anni, seguita da quella tra i 55 e i 74. Velocità e distrazione alla guida, dicono le statistiche, sono le più comuni cause di incidente. L’Associazione Familiari Vittime della Strada chiede allora più controlli. Per tentare di fermare, o quantomeno ridurre, questa lunga scia che insanguina le strade.