La salma della consorte del professionista modenese, uccisa da un colpo di pistola di un terrorista del commando jihadista, dopo l’autopsia sarà portata in Piemonte dove parenti e conoscenti più stretti le daranno l’ultimo saluto
Dolore e commozione: davanti al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e i familiari delle vittime, sono rientrate le salme dei nove connazionali uccisi nell’attacco terroristico di Dacca venerdì scorso. C’era anche il corpo della torinese Claudia Maria D’Antona, moglie dell’imprenditore tessile Gianni Boschetti scampato alla strage per una pura fatalità. La salma della consorte del professionista modenese, uccisa da un colpo di pistola di un terrorista del commando jihadista, dopo l’autopsia sarà portata in Piemonte dove parenti e conoscenti più stretti le daranno l’ultimo saluto in forma strettamente privata, quindi senza i funerali di Stato. Oltre al modenese Boschetti, dall’assalto si è salvato anche un altro italiano, il barese Gennaro Cotugno, da tre anni in Bangladesh con la sua azienda tessile. Il pugliese assieme ad un amico doveva partecipare alla cena nel ristorante di Dacca, ma all’ultimo momento i due hanno preferito rimanere a casa. Intanto sul fronte delle indagini sono stati eseguiti nuovi arresti. Le forze dell’ordine bengalesi hanno fermato il padre ed il fratello di Islam Uzzal ed i genitori di Khairul Islam, due dei terroristi rimasti uccisi dai militari dopo il blitz nel locale. In detenzione, rimangono anche due degli ostaggi scampati al massacro.