E’ morto ieri sera, nel giorno di venerdì santo, don Ivo Silingardi, fondatore del Centro e Scuola Alberghiera Nazareno di viale Peruzzi
Lutto a Carpi: si è spento don Ivo Silingardi, fondatore del Nazareno. La morte è arrivata all’ospedale di Baggiovara, a causa dei traumi riportati da una brutta caduta dalle scale. Il sacerdote 95enne era un’istituzione nella città dei Pio, una persona semplice diventata nei suoi 70 anni di servizio religioso, un vero e proprio punto di riferimento per la comunità. Spesso era paragonato a don Bosco, grande apostolo dei giovani che indicava la strada dell’amore teso sempre a prevenire anziché a reprimere, ma don Ivo non si è mai dimostrato troppo propenso alle adulazioni o ai confronti pesanti. Nei primi anni 50, don Ivo come voleva essere chiamato, nell’Italia che si leccava le ferite nel dopo guerra riuscì a fondare il centro Nazareno, una scuola alberghiera che ha aiutato tanti giovani a inserirsi nel mondo del lavoro. Fu sempre lui, preferendo sempre i fatti alle parole, a realizzare la palestra Kennedy. Don Ivo Silingardi ha portato avanti fino alla fine dei suoi giorni il suo obbiettivo, quello della formazione professionale, cercando di dare un’opportunità a tutti. L’ultimo progetto è stato la nascita di una cooperativa sociale che si occupa di giovani disabili, proprio per ribadire il suo pensiero e la sua voglia di puntare sull’assistenza e non sull’assistenzialismo. Dal punto di vista ecclesiastico, due anni fa don Ivo incontrò in vaticano i due Papi. Il sacerdote carpigiano considerava Papa Ratzinger come un esempio unico di eroica umiltà, per essere stato capace di rinunciare al pontificato, mentre di Papa Francesco apprezzava la sua grande umiltà e modestia. Caratteristiche che anche don Silingardi ha portato avanti nella sua vita fatta di lavoro e preghiere.