Segnalate diverse cadute di alberi anche nel centro dei paesi
Dopo le frane, il vento. Non c’è pace per l’Appennino segnato in queste ore da una nuova emergenza e da nuovi danni. La crisi si è aperta verso mezzogiorno, quando per le fortissime raffiche ci sono stati crolli a ripetizione anche in ambiti particolarmente sensibili. Vedi il caso di Polinago, dove sono caduti più alberi attorno al polo scolastico, facendo sfiorare la tragedia in particolare davanti all’ingresso delle elementari, dove è crollata un’altra pianta fortunatamente in un momento in cui non passavano né insegnanti né alunni. E grazie al maltempo, che in questo caso è stato davvero provvidenziale, non c’erano nemmeno bimbi della materna che stessero giocando a pochi metri di distanza, dove ci sono i vari giochi all’aperto. Ma in pieno centro c’è stato anche il cedimento di un pino pluricentenario nel cortile di villa Roncaccioli, praticamente di fronte alla chiesa. Una caduta impressionante ma rimasta confinata in un giardino recintato dove non c’era nessuno. Il vento ha colpito duro anche a Palagano, dove ha ceduto un altro albero secolare in un cortile privato di fianco al municipio, e un nuovo crollo si è registrato in via Santo Stefano, con danni anche per la linea elettrica, già ripristinati. Altri episodi si sono verificati a Fanano in via Fellicarolo e a Sestola in via San Biagio, ma ci sono stati problemi anche a Lama Mocogno dove è stata chiusa la Giardini all’altezza di via Cimone per un tratto di circa 200 metri a causa del tetto pericolante di un edificio.