Oggi il titolo della Banca Popolare dell’Emilia Romagna è crollato in borsa perdendo più dell’11%. Dopo il gesto di responsabilità del Dott. Viola e del Dott. Tononi di MPS che hanno donato il loro compenso al fondo di solidarietà dei dipendenti, ci chiediamo se anche per la BPER non sia arrivato il momento di un sacrificio dei vertici
Al fondo di solidarietà della Banca MPS sono stati donati 750.000 euro. Il Dott. Fabrizio Viola amministratore delegato dell’istituto unitamente al Presidente Dott. Massimo Tononi hanno infatti deciso di rinunciare in parte il primo e per l’intero il secondo al loro compenso quale gesto di responsabilità verso i dipendenti della Banca.
Il Dott. Fabrizio Viola lo ricordiamo è stato per alcuni anni anche l’amministratore delegato di un istituto bancario modenese la Banca Popolare dell’Emilia Romagna che risente fortemente della crisi del settore. Basti pensare che dall’inizio dell’anno ha perso il 43,61% e solo oggi l’11,93% distruggendo la ricchezza di tanti soci che hanno creduto nella banca.
Ora, ci chiediamo se non sia doveroso fare, anche da parte degli attuali vertici della BPER, ovvero dell’amministratore delegato Dott. Vandelli e del Presidente Ragioniere Ettore Caselli un analogo gesto di responsabilità verso tutti i soci e i dipendenti. Ricordiamo che da bilancio 2014 il Presidente Dott. Ettore Caselli ha percepito un compenso di 375.000 euro, oltre alla pensione da ex Direttore generale, mentre il Dott. Vandelli è arrivato a 918.000 euro, e sino al 30 giugno di quest’anno ha già goduto di un compenso di 514.000 euro.
A fronte di un andamento così disastroso della banca non è ormai ora che questi mega manager rinuncino in tutto o almeno in parte ai loro compensi? Ai telespettatori e a i soci la risposta.