Il bar nella piazza centrale del paese utilizzato come centrale dello spaccio di cocaina. Un’operazione dei Carabinieri ha portato a tre arresti e alla chiusura del bar
Nove perquisizioni domiciliari, tre arresti, due obblighi di firma e un bar chiuso: è questo il bilancio della nuova operazione antidroga eseguita in Appennino nel corso della nottata che ha impegnato più di 40 carabinieri. Fulcro di tutto Fanano, dove sono state eseguite tre ordinanze di custodia cautelare in carcere emesse dal gip di Modena nei confronti di di B.H., 39 enne di origine marocchina, L.F.P., 50 enne italiano, e M.F., 31 enne italiano, mentre a carico di A.E., 27 enne di origine albanese, e B.M., 41 enne italiano, è stato applicato l’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria. Tutti sono residenti a Fanano, ad eccezione del 27enne albanese, che risulta con dimora a Sassuolo. Le indagini, avviate nel giugno 2014 sotto la direzione del Sostituto Procuratore Lucia De Santis, sono state condotte attraverso tradizionali attività di polizia giudiziaria e con l’ausilio di attività tecniche che hanno consentito di accertare e documentare numerosi episodi di spaccio a Fanano e di individuare nel bar “Milù” della centrale piazza Rinaldi la centrale di smistamento della cocaina diretta al mercato locale. Il bar è stato posto sotto sequestro, applicando per la prima volta in provincia la misura della custodia cautelare reale, cioè applicata al bene e non alla persona, proprio perché è stato riconosciuto quale centro nevralgico dell’attività illecita. Nell’ambito della stessa indagine nelle settime scorse erano già state tratte in arresto 5 persone e sequestrati 50 grammi di cocaina e 100 di hashish. Una decina gli assuntori segnalati alla Prefettura.