Khaoula non ce l’ha fatta. È morta anche la terza sorella Louahbi
Non ce l’ha fatta, Khaoula Louhabi. La 21enne sorella delle due giovani marocchine morte annegate otto giorni fa nelle acque del Secchia, a Sassuolo, ha cessato di vivere questo pomeriggio nel reparto di Neurorianimazione dell’ospedale di Baggiovara, dove era ricoverata da quel terribile giorno. Le sue condizioni, già compromesse al suo arrivo in elisoccorso nella struttura sanitaria, sono rimaste gravissime per tutti il tempo del ricovero, fino al decesso odierno. Sale a tre, dunque, il bilancio di quella che verrà ricordata come la tragedia del Secchia. Il 4 agosto scorso, quattro delle cinque sorelle Louahbi si erano addentrate tra la vegetazione alta dell’argine del fiume, in zona Borgo Venezia. Cercavano un po’ di refrigerio dall’afa e invece hanno trovato la morte. Secondo la ricostruzione più probabile, mentre le quattro facevano il bagno, una di loro avrebbe avuto un malore. Nel tentativo di salvarla, le sorelle sarebbero state inghiottite dall’acqua, profondo, in quel punto, fino a 4 metri. A dare l’allarme è stata la sorellina di 11 anni, unica superstite, oggi, insieme alla sorella maggiore Kawtar, che al fiume non era andata perché aveva una visita medica. Quando i sommozzatori dei Vigili del Fuoco le recuperano sott’acqua, Khadija e Hajar, rispettivamente di 9 e 18 anni, erano già morte. Khaoula, invece, fu rianimata e venne subito trasportata a Baggiovara. Le sue condizioni, però, erano apparse fin da subito disperate. Solo l’altro ieri, i Louhabi ha dato l’ultimo saluto a Khadija e Hajar. Oggi un altro terribile lutto colpisce questa famiglia marocchina, che da anni vive a Sassuolo. Oggi, ancora, tutta la città si stringe nel dolore con il padre, la madre e le sorelle sopravvissute.