Questa sera è in programma la rappresentazione della Solenne Azione liturgica della Passione del Signore
E’ stata una cerimonia particolare e densa d’emozione perché si è sentito il gran vuoto per l’assenza di Monsignor Antonio Lanfranchi, scomparso da poco. E’ stato don Giacomo Morandi, dopo l’omelia, ad eseguire la lavanda dei piedi, gesto significativo dell’amore e del servizio cristiano, in cui il sacerdote, dopo essersi tolto le vesti liturgiche, tranne la stola, e dopo aver indossato il gremiale, ha lavato i piedi a 12 uomini, che rappresentano i 12 apostoli. Con la Santa Messa “nella Cena del Signore”, è iniziato il Triduo Pasquale della passione, morte e risurrezione di Cristo, che è il culmine di tutto l’anno liturgico e anche il culmine della vita cristiana. Il Vangelo, ricordando la lavanda dei piedi, parla di Gesù che con questo gesto profetico, esprime il senso della sua vita e della sua passione, quale servizio a Dio e ai fratelli: Il Figlio dell’uomo infatti non è venuto per farsi servire, ma per servire. Questa sera in duomo sarà la volta della Solenne Azione liturgica della Passione del Signore, che rappresenta la morte in croce di Gesù, nella seconda celebrazione del Triduo Pasquale.