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Stato del Vermont (Stati Uniti), 1959. Il professor John Keating, insegnante di lettere, viene trasferito nel severo e tradizionalista collegio (academy) maschile “Welton”. Fin dal primo contatto con i giovani allievi, traspare non solo il suo diverso modo d’insegnamento ma anche il suo approccio: colloquiale, confidenziale e rassicurante, tanto che, nelle sue lezioni, dà loro la possibilità di salire sui banchi per confrontarsi, e addirittura ordina alla classe di strappare tutte le pagine dell’introduzione del libro di letteratura, perché non era d’accordo con le teorie del professor Pritchard, riguardo ai metodi di comprensione della poesia.
L’insolito comportamento dell’insegnante incuriosisce Neil Perry, un ragazzo dotato di grande intelligenza e sensibilità, ma incapace di confrontarsi con il padre, che da lui pretende una dedizione assoluta allo studio, impedendogli qualunque attività che possa distrarlo. Egli trova il profilo del professore nell’albo della scuola, lo mostra ai compagni del suo gruppo di studio e tutti pongono l’attenzione su di una nota: “membro della Setta dei Poeti Estinti” (Dead Poets Society, titolo originale del film). L’insegnante confida loro che la setta era composta da un gruppo di studenti che si incontrava la sera in una grotta vicino alla scuola per leggere versi di Walt Whitman, di Ralph Waldo Emerson, di Henry David Thoreau e altri preferiti, integrandoli con poesie da loro stessi composte. Neil rimane colpito da questa rivelazione e incoraggia i compagni a recarsi nella grotta: la sera stessa i ragazzi “evadono” dal dormitorio e si avventurano nel bosco verso la grotta e una volta arrivati dichiarano risorta la Setta dei Poeti Estinti.
Nel periodo che segue Keating continua con il suo originale metodo d’insegnamento: l’entusiasmo del professore sembra contagiare i ragazzi tanto che Neil cerca di ottenere una parte in Sogno di una notte di mezza estate di William Shakespeare svelando al compagno di stanza Todd il suo desiderio di recitare. Gli avvenimenti sembrano procedere spediti: Neil ottiene la parte del protagonista Puck nella commedia e il suo entusiasmo lo porta, necessitando del permesso del padre al preside, a scrivere una falsa lettera di autorizzazione, incurante delle possibili conseguenze. I ragazzi però cominciano a imparare a loro spese come la strada da loro scelta non sia priva di responsabilità: Charlie, genio sregolato, inserisce nel giornale della scuola un articolo a nome dei poeti estinti in cui chiede l’ammissione delle ragazze alla Welton Academy, suscitando la disapprovazione dei compagni e in seguito la collera del preside Nolan che pretende un’inchiesta formale da parte della Commissione scolastica. Charlie viene punito, ma non rivela i nomi dei componenti della setta. Tuttavia questo evento comincia a sollevare qualche malumore in capo a Keating e ai suoi metodi d’insegnamento.
Nello stesso tempo Neil riceve la visita del padre che, scoperta la sua frequenza alle prove della commedia, gli impone di lasciare la compagnia: il giovane cerca di comunicargli la sua passione, ma viene sovrastato dall’atteggiamento del padre che non intende ragioni e cerca conforto e aiuto nell’insegnante, che lo incoraggia a confessare la sua passione per il teatro al padre. Prima della messa in scena della rappresentazione teatrale, il professor Keating domanda a Neil l’esito dell’incontro col padre. Il ragazzo rende noto al professore che l’incontro è stato tutto sommato positivo, visto che gli dà il permesso di recitare. Dalle facce dei due, si evince chiaramente che il ragazzo stia mentendo e che il professore non sia rimasto tanto convinto dalle parole udite.
Durante la recita tutti i presenti concordano sul talento di Neil, ma in fondo alla platea compare inaspettatamente il padre. Alla fine dello spettacolo Neil viene elogiato sia dai componenti della compagnia sia dallo stesso Keating, ma il padre, dopo averlo allontanato dal professore, incollerito per la disobbedienza del figlio, gli comunica che lo iscriverà a una accademia militare e che lui, secondo il suo volere, dovrà diventare un dottore. Da quel momento gli eventi precipitano: Neil, sconvolto per quanto lo aspetta, si suicida con la pistola del padre e l’istituto apre un’inchiesta: viene riferita al preside l’esistenza della Setta dei Poeti Estinti e i ragazzi vengono persuasi a firmare un documento in cui risulterà che Keating ha incoraggiato Neil a disobbedire alla volontà del padre.
Il professore viene allontanato dall’istituto e la cattedra di lettere viene affidata temporaneamente al preside, ma durante la sua prima lezione Keating entra nella classe per raccogliere i suoi effetti e, prima di uscire, Todd sale sul banco, richiamando l’attenzione del professore pronunciando la frase “O capitano! Mio capitano!”. La reazione del preside è rabbiosa, ma subito dopo altri ragazzi compiono lo stesso gesto, anche chi non aveva mai preso sul serio gli insegnamenti del professore; egli osserva questa scena: la sua permanenza alla scuola è finita e la sua carriera probabilmente compromessa, ma ciò che ha ricevuto dai suoi giovani allievi compensa l’incerto futuro.