Un quarantenne è stato arrestato venerdì 5 marzo a Modena per detenzione di stupefacenti a fini di spaccio, in una operazione congiunta di Carabinieri e Polizia locale, con l’impiego del cane Pit, dell’unità cinofila. L’uomo, di nazionalità tunisina, già noto per precedenti legati alla droga, è stato riconosciuto dagli agenti del Nucleo problematiche del territorio e dai Carabinieri, nell’ambito di un controllo integrato anti Covid-19 disposto dal Questore in base alle indicazioni del Tavolo della Prefettura. Quando le pattuglie, alle 18 circa, si sono fermate al termine di viale Storchi nella zona vicina al parchetto, il nordafricano, che sostava davanti a un esercizio commerciale, ha tentato di scappare per sfuggire ai controlli, gettando qualcosa sotto le auto in sosta. Quindi, raggiunto dagli operatori, ha tentato di divincolarsi e sfuggire all’arresto, avvenuto in flagranza di reato. Il fiuto del cane antidroga Pit della Polizia locale ha subito fatto rinvenire l’involucro di cui si era sbarazzato, che ne conteneva altri tre per una quantità di eroina pari a 11 grammi in totale.
Il quarantenne arrestato, irregolare sul territorio nazionale, è risultato essere già stato rimpatriato due volte in Tunisia e due volte arrestato a Modena (la prima nel 2014) per reati legati agli stupefacenti, oltre che denunciato per reati contro il patrimonio.
Nel processo per direttissima di questa mattina, il giudice ha convalidato l’arresto per l’uomo, che aveva richiesto i termini a difesa, e gli è stato imposto il divieto di dimora a Modena e provincia.
Nel pomeriggio di venerdì 5 marzo, durante gli stessi controlli che hanno portato all’arresto dello spacciatore, gli operatori della PL e i Carabinieri hanno anche controllato e denunciato, sequestrandogli il telefono cellulare, un uomo per il quale il Questore aveva emesso avviso orale con divieto proprio di utilizzare apparecchi elettronici come gli smartphone.