Con le controdeduzioni alle oltre 300 osservazioni presentate al Piano urbanistico generale di Modena, in vista dell’adozione prevista in Consiglio comunale a inizio dicembre, si rafforzano obiettivi e azioni del Pug, a partire dalla priorità assegnata a rigenerazione e riqualificazione della città, anche per rilanciare l’edilizia residenziale sociale; dalla necessità di contenere la dispersione insediativa delle aree produttive; dalla strategia su reti ecologiche e progetto del verde; dalle nuove regole che superano i retini e premiano qualità dei progetti e semplificazione delle procedure.
Sono le caratteristiche che emergono dall’esame avviato in commissione consiliare del provvedimento che porterà il Consiglio comunale all’approvazione definitiva del Pug, a conclusione di un percorso avviato nel 2017 che nel dicembre dello scorso anno ha consentito l’assunzione del Piano urbanistico, per poi aprire la fase delle osservazioni caratterizzata nei mesi scorsi da 180 incontri con privati, associazioni, tecnici, diversi soggetti della città per approfondirne i contenuti e valutare i contributi.
Il punto sulle controdeduzioni alle osservazioni che vengono proposte al Consiglio è stato fatto in conferenza stampa lunedì 21 novembre dal sindaco Gian Carlo Muzzarelli, dall’assessora all’Urbanistica Anna Maria Vandelli e dalla dirigente del settore Maria Sergio che in questi anni ha coordinato l’ufficio di Piano.
Le 312 osservazioni contengono 656 quesiti: 280 sono nelle 31 osservazioni complesse, cioè presentate da enti, associazioni, comitati; mentre 376 sono nelle 281 osservazioni di soggetti privati (35 però sono solo integrazioni o invii inesatti). Con le controdeduzioni si accolgono circa l’80 per cento dei quesiti delle osservazioni complesse (126 parzialmente e 88 integralmente) e ben oltre la metà di quelli delle osservazioni di privati: 179 parzialmente, 46 integralmente; 16 non erano pertinenti e 100 non sono state accolte. Complessivamente, quindi, sono state accolte, integralmente o parzialmente, oltre due terzi delle osservazioni, sette richieste su dieci.
Molte delle osservazioni presentate tendevano a riproporre un modello di sviluppo espansivo, occupando ulteriore territorio agricolo. Ma nessuna tra quelle accolte interessa nuovi lotti in territorio agricolo: non si aggiungono ulteriori comparti di espansione. Si confermano quindi, senza ampliamenti, le attuali previsioni del Pug relative ai completamenti in atto. Si incentivano le trasformazioni e la riqualificazione dell’esistente, attraverso misure di semplificazione (anche procedurale), premialità, e la valutazione delle trasformazioni favorevole alla rigenerazione. Gli interventi di rigenerazione, infatti, sono sottoposti alla valutazione del beneficio pubblico che, tra l’altro, stabilisce l’apporto della proposta progettuale al potenziamento o alla realizzazione di dotazioni territoriali, infrastrutture e servizi pubblici, dotazioni ecologico ambientali, edilizia residenziale sociale e altri benefici pubblici. L’apporto è valutato applicando un set di indicatori che determina un punteggio finale corrispondente all’acquisizione di maggiori capacità edificatorie rispetto all’indice di base.
La metodologia utilizzata per istruire e valutare le osservazioni assicura trasparenza e imparzialità, con criteri che tengono conto sia della conformità alla legge regionale, ai piani generali sovraordinati e ai piani di settore, sia della coerenza, valorizzando contributi che rafforzano, implementano, precisano gli obiettivi, le azioni e le scelte del Piano urbanistico.
A ciascun quesito è stata attribuita una classe, che corrisponde ai grandi capitoli nei quali è articolato il Pug (Strategia, Disciplina, cartografia, Vincoli e tutele, Quadro Conoscitivo, Valsat, altri casi) e una categoria, unificando, per osservazioni le osservazioni sulle attività commerciali, quelle sulle modifiche al territorio urbanizzato o su altri temi, così da esplicitare criteri di valutazione comuni.