Carlo Calenda e Matteo Renzi hanno trovato un accordo per creare un’alleanza di centro mettendo insieme i rispettivi partiti, Azione e Italia Viva. Il “Terzo polo”, così chiamato per dare l’idea di un’alternativa al bipolarismo di destra ha preso vita, con Calenda che guiderà la campagna elettorale. Una nuova forza scende così in campo in vista del voto del 25 settembre. Sul fronte Centrodestra invece, il presidente di Noi con l’Italia, Maurizio Lupi, di Coraggio Italia, Luigi Brugnaro, dell’Udc, Lorenzo Cesa e di Italia al Centro, Giovanni Toti, hanno presentato la lista e il simbolo dei moderati uniti a sostegno della coalizione che vede il traino di Fratelli d’Italia, Lega e Forza Italia. I big del centrodestra stanno lavorando a un programma elettorale – “Italia Domani” – basato su 15 punti prioritari per il Paese, tra i quali la giustizia e l’ambiente. La fotografia attuale delle forze politiche in corsa verso le urne vede il Movimento Cinque Stelle senza alleati, e un Partito Democratico che sta cercando di costruire una coalizione di centrosinistra con i Verdi, Sinistra Italiana, +Europa e Impegno Civico di Luigi Di Maio, contando anche sul nome di Carlo Cottarelli. Cercano di raggiungere la soglia del 3% Italexit e Italia sovrana e popolare. Al momento, la coalizione di centrodestra è in vantaggio in tutti i sondaggi, anzi, con lo strappo tra Letta e Calenda, il centrosinistra rischia di perdere anche a Modena e Carpi, secondo le stime dell’Istituto Cattaneo. Il numero di collegi “blindati” per la coalizione trainata dal PD è risicato: se si andasse al voto oggi il centrodestra conquisterebbe 19 collegi uninominali in più a Montecitorio e 9 seggi in più a Palazzo Madama, arrivando al 61% dei seggi complessivi nel primo caso e al 64% nel secondo.