Il caldo ‘scioglie’ i saldi. A più di un mese dal via, il bilancio delle vendite di fine stagione mostra un segno negativo. Circa 7 negozi su 10 segnalano risultati in calo rispetto allo scorso anno, con una contrazione media di oltre il 21%. A lanciare l’allarme è stata Fismo Confesercenti. A pesare sullo shopping, un autunno-inverno caratterizzato da temperature eccezionalmente miti, che hanno ridotto la domanda. Poi, c’è da considerare la fase ‘bulimica’ da sconti, soprattutto online. Una distorsione concorrenziale a svantaggio delle imprese minori, che costa ai negozi 3 miliardi di euro di vendite l’anno. Insomma, un nuovo colpo basso per un settore, quello della moda, già in uno stato di profonda crisi. Solo nel 2023, per ogni nuova impresa che ha aperto, quattro hanno cessato l’attività. A Modena, nella prima settimana di saldi, lo scontrino medio si aggirava sui 94 euro, con il 60% delle imprese intervistate che aveva definito “soddisfacente” l’avvio delle vendite di fine stagione. Ma la stagione, a distanza, di un mese, non è ancora finita. Lo sarà fino al 4 marzo, data di stop, quando si potrà avere una fotografia più precisa sull’andamento delle vendite nel nostro territorio.
VENDITE IN CALO, A UN MESE DI SALDI BILANCIO NEGATIVO PER 7 NEGOZI SU 10
Vendite di fine stagione affossate dal cambiamento climatico e dall'eccesso di offerte. Secondo Fismo Confesercenti, a più di un mese dall'inizio dei saldi, in 7 negozi su 10 si registrano vendite in calo rispetto allo scorso anno.