Con le prime luci dell’alba sono riprese le ricerche dell’ultraleggero disperso sull’Appennino Modenese. Si tratta del terzo giorno di perlustrazioni. Si presume che il velivolo da turismo sia precipitato tra i comuni di Pievepelago e Riolunato. Le nuove attività sono iniziate intorno alle 6.00 di stamattina con operazioni di ricerca sia via terra che via aria. Il Soccorso Alpino e Speleologico dell’Emilia-Romagna, impegnato con tre squadre in assetto da sci alpinismo e con l’aiuto di quad cingolati, si sta concentrando in particolar modo tra Sasso Tignoso e Alpicella, nella zona del Monte Cimone, verificando i punti indicati dall’Aereonautica Militare che sta sorvolando la zona da sabato pomeriggio fino alle ore notturne grazie alla tecnologia infrarossi.

In supporto anche 20 uomini dei Vigili del Fuoco tra personale di coordinamento, squadre a terra, nucleo droni ed elicottero eli nucleo regionale. Nel dettaglio sono impegnate 5 squadre di pompieri con motoslitta, esperti in soccorso su neve e ghiaccio e mezzi fuoristrada coordinati da un posto comando insediato presso il distaccamento dei Vigili del Fuoco volontari di Pievepelago. Al momento però ancora nessuna traccia del velivolo da turismo di colore bianco scomparso dai radar nella tarda mattina di sabato, circa una mezzora dopo il decollo dal campo volo di Reggio Emilia. Ai comandi il pilota reggiano di 61 anni Ivano Montanari. Poco prima di sparire dai radar sembra che il pilota dell’ultraleggero, un monomotore Evektor Eurostar della TopGun Fly School di Reggio Emilia, abbia segnalato alla torre di controllo la presenza di parecchia nebbia e la volontà di rientrare, poi però qualcosa è andato storto e di lui si sono perse le tracce. Una volta scattato l’allarme, le Squadre del Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico sono state attivate, dall’Aeronautica Militare per bonificare alcune zone dell’appennino Modenese. La speranza è che il pilota potrebbe essere riuscito a mettersi in salvo grazie al paracadute o ad un atterraggio di fortuna.