Anche se in Italia la situazione è definita “tendente alla stabilizzazione”, resta alta l’attenzione sul vaiolo delle scimmie, da poco dichiarato “emergenza sanitaria globale” dall’Organizzazione mondiale della sanità. Secondo il report settimanale del Ministero della Salute, sono 49 i casi rilevati in Emilia-Romagna, due in più rispetto all’ultimo report del 22 luglio. In tutta Italia sono stati confermati 426 casi della malattia: la quota più alta è in Lombardia con 197, poi il Lazio con 90 casi accertati e al terzo posto la nostra regione. I sintomi del vaiolo delle scimmie comprendono di solito febbre, intenso mal di testa, dolori muscolari, mal di schiena e astenia; i segni più frequenti sono linfonodi ingrossati ed eruzioni o lesioni cutanee. L’eruzione cutanea di solito inizia entro tre giorni dalla comparsa della febbre e tende a concentrarsi sul viso, sul palmo delle mani e sulla pianta dei piedi. I sintomi in genere durano da 2 a 4 settimane e scompaiono da soli senza trattamento. Il virus si trasmette attraverso un contatto stretto con un caso sintomatico per cui qualora si dovesse contrarlo è previsto un periodo di isolamento. Ulcere, lesioni o piaghe della bocca possono essere infettive e il virus può diffondersi attraverso la saliva o attraverso droplet in caso di contatto prolungato faccia a faccia. Intanto la Ue sta preparando due procedure per l’acquisto congiunto di nuove dosi di vaccino e del trattamento antivirale Tecovirimat, dopo averne già acquistato 160mila dosi.
VAIOLO DELLE SCIMMIE. IN EMILIA ROMAGNA SONO 49 I CASI RILEVATI
Nel report del Ministero della Salute sono 49 i casi rilevati di vaiolo delle scimmie in Emilia Romagna, 2 in più rispetto alla scorsa settimana. Intanto la Ue ha annunciato l’acquisto di nuovi vaccini