Obbligo vaccinale anche per il personale scolastico, oltre che per quello sanitario. Lo propone il presidente dell’Emilia-Romagna Stefano Bonaccini, stamane ospite di Radio 24. “Non so se si riesce ad estendere l’obbligo vaccinale a tutto il paese- ha dichiarato il governatore – certo per il personale sanitario e quello scolastico io lo metterei, perché ne abbiamo bisogno su alcune professioni in particolare”. Per quanto riguarda la scuola Bonaccini ritiene necessaria una discussione. Il governatore Pd torna poi a sollecitare l’uso del green pass in particolare per riaprire le discoteche o per rilanciare le presenze in palazzi dello sport e negli stadi. Sui ristoranti invece sostiene la necessità di “valutare l’andamento dell’aumento dei contagi e poi prendere una decisione conseguente”. “Bisogna che ne discutiamo nei prossimi giorni alla luce dei consigli del Cts” – ha dichiarato. In ogni caso, secondo Bonaccini “vanno cambiati i parametri” per la colorazione delle Regioni, “perché quelle decisioni furono prese quando i vaccini ancora non c’erano, mentre oggi, con i sieri anti-covid, “lo scenario è completamente cambiato”. In regione alla fine di luglio si prevede di arrivare a cinque milioni di somministrazioni totali, mentre proprio in queste ore si sta superando quota due milioni di vaccinati completamente, con 700.000 in attesa della seconda dose. Ora, ha sottolineato il presidente, “la campagna va irrobustita pensando soprattutto ai più giovani”
VACCINI ANTICOVID, PER BONACCINI OBBLIGO A SANITARI E INSEGNANTI
Al centro del dibattito politico c’è anche la possibilità di introdurre l’obbligo vaccinale per alcune categorie professionali, così come avvenuto in Francia. Secondo il presidente della Regione Bonaccini, andrebbe introdotto per i sanitari ma anche per il personale scolastico