La campagna vaccinale è arrivata al momento decisivo: su questo non c’è alcun dubbio. E non ci sono dubbi sul fatto che il momento della svolta è atteso per il 3 giugno. Tra appena tre giorni, la nostra regione ha annunciato che prenderanno il via le somministrazioni negli hub aziendali; lo stesso giovedì, gli over 40 che si sono registrati sull’apposito sito riceveranno l’sms con la data dell’appuntamento per l’iniezione. Ma sempre il 3 giugno, il generale Figliuolo ha dato il via libera per la vaccinazione a tutte le fasce di età. Ed è qui che i dubbi nascono. L’Emilia-Romagna come si muoverà? Tutto dipende dalle forniture di vaccini, come sempre. E a quanto si apprende, l’Emilia-Romagna non ne ha abbastanza. «La quantità di dosi fornite non è ancora sufficiente per avviare simultaneamente e immediatamente le vaccinazioni a tutte le fasce di età per le quali è prevista l’immunizzazione» ha dichiarato l’Assessore Raffaele Donini in un’intervista rilasciata a Repubblica. La nostra Regione quindi non inizierà da questa settimana a vaccinare tutti coloro che ne faranno richiesta, a prescindere da età o categoria. I binari prestabiliti e calcolati sul numero di dosi che arriveranno, vanno nella direzione di iniziare a vaccinare nelle aziende a partire da giovedì, attraverso hub in grado di effettuare dalle 200 alle 500 iniezioni al giorno. A Modena si parla dell’hub già attivo di Ferrari, ma anche dell’azienda Tironi, di Bper e di sedi individuate da Confindustria, ad esempio alla palestra di Soliera. In queste sedi non si valuterà l’età ma si darà priorità ai settori con più alto rischio di contrarre il virus, come ad esempio realtà che operano nella logistica, nell’industria alimentare e nella grande distribuzione. Dal 7 di giugno inizierà invece la campagna mirata al settore del turismo.
VACCINI ANTICOVID, L’EMILIA-ROMAGNA NON RIESCE AD APRIRE A TUTTI
Una settimana importante si apre per la campagna vaccinale, ma non tutti sono pronti. Il 3 giugno è previsto il via libera alle iniezioni a tutte le fasce di età, ma l’Emilia-Romagna non ha a disposizione abbastanza vaccini