Lo sapete, il Sassuolo è ufficialmente tornato in Serie A dopo una sola stagione in Serie B, conquistando la promozione con ben cinque giornate d’anticipo.
La certezza matematica è arrivata domenica scorsa, a bocce ferme (diciamo cosi), con i giocatori neroverdi sul divano a guardare il pareggio tra Spezia e Mantova, che ha reso irraggiungibile il primo posto occupato dal Sassuolo.
Guidati in panchina da Fabio Grosso, dopo un inizio stentato, Berardi e compagni hanno poi dominato il campionato, dimostrando una superiorità evidente. Di altra categoria, come hanno detto tutti. Con 75 punti in classifica, il Sassuolo ha mantenuto sempre un larghissimo margine sulle inseguitrici. E numeri record: media 2,27 punti a partita, 73 gol segnati, +39 di differenza reti, 23 vittorie su 33 partite.
Con la promozione già acquisita, il Sassuolo ha ancora cinque partite da disputare nel campionato di Serie B, nelle quali assicurerà il massimo impegno e la massima sportività, perché affronterà squadre ancora impegnate nel raggiungimento dei loro obiettivi. E’ il caso, lunedì, del Frosinone di Bianco (ex giocatore del Sassuolo), poi del Cesena e – via via – Carrarese, Cremonese e Catanzaro, le avversarie delle ultime giornate.
Con la promozione già in tasca, la dirigenza del Sassuolo, sotto la guida dell’amministratore delegato Giovanni Carnevali, può ora iniziare a pianificare la prossima stagione in Serie A. Tra le priorità, la conferma di giocatori chiave come Domenico Berardi (se vorrà restare) e la definizione della rosa che affronterà il massimo campionato.