Appena tornato in campo dopo 7 mesi e due giorni di assenza per la rottura del tendine d’Achille, Domenico Berardi annuncia che, se sarà al 100% e se arriverà una buona offerta, lascerà il Sassuolo, dopo oltre 12 anni da quando è in prima squadra, dopo essere stato scoperto a Modena, in una partita di calcetto, da un tecnico delle giovanili del Sassuolo, Luciano Carlino.
In una delle sue rarissime interviste, in questo caso rilasciata alla Gazzetta dello Sport, Berardi ha dichiarato testualmente: “Voglio una big, sogno la Champions League”.
Immaginiamo che l’intervista sia stata concordata con il club neroverde, che – perciò – dovrebbe pensarla alla stessa maniera: cedere il numero 10 nella finestra invernale di mercato, utilizzando questi mesi in serie B come un utilissimo rodaggio. E se non sarà gennaio, sarà giugno.
Bisognerà poi vedere chi vorrà effettivamente investire su Berardi: 30 anni, 28 presenze e 8 gol in azzurro, 371 partite e 142 reti in neroverde, un grave infortunio ormai alle spalle e una quotazione che il Sassuolo dovrà necessariamente far scendere sui 10-12 milioni di euro, massimo 15 milioni, altrimenti non lo prende nessuno.
Nell’intervista, Berardi parla del Sassuolo come di una grande famiglia, ricorda Giorgio Squinzi che lo ha trattato come un figlio, racconta del suo idolo (l’olandese Robben), di quando è stato vicino all’Atalanta e alla Juventus e di quel rigore segnato a Wembley nella finale degli Europei 2021, vinti dagli Azzurri.
Ecco, Domenico Berardi vuol tornare ad essere quel Berardi…