L’Italia ha iniziato gradualmente e con tutte le dovute precauzioni a riaprire, ma il virus non è stato sconfitto. Anzi, la possibilità di un ritorno della pandemia potrebbe far nuovamente crescere la curva dei contagi. E stando alle proiezioni dell’Imperial College di Londra è ciò che potrebbe accadere nel Nord Italia se ci dovesse essere un ritorno, anche solo del 20%, alla mobilità dei livelli pre-quarantena. Gli scenari ipotizzati dagli studiosi sono 3: cosa succederà se la mobilità rimarrà quella della quarantena, cosa accadrà se invece ci sarà un ritorno del 20% alla mobilità pre-quarantena e cosa avverrebbe con un ritorno del 40% dei livelli di prima. Il secondo caso secondo le stime provocherebbe in Italia 3700 morti in più, mentre il terzo scenario addirittura 18 mila in più rispetto a quelli che già si verificherebbero con la mobilità zero della quarantena. Le Regioni del Nord Italia sarebbero quelle più a rischio di questa eventuale seconda ondata di contagi da Coronavirus: scenario assolutamente da evitare, specie dopo che la parte settentrionale della penisola è già stata messa a dura prova da questa Fase1 e un’ulteriore lockdown metterebbe definitivamente in ginocchio l’intero paese.
UNO STUDIO DI LONDRA: NORD ITALIA RISCHIA SECONDA ONDATA
Uno studio dell’Imperial College di Londra ha previsto che un ritorno al 20% della mobilità dei livelli pre-quarantena potrebbe innescare una seconda ondata di emergenza e numerose vittime in più