Dopo numerose trattative la conferma è arrivata, il gruppo Fca, detentore tra gli altri del marchio Maserati, e Psa, proprietaria di Peugeut, hanno deciso di unire le proprie forze. In una nota le due società hanno comunicato la volontà di dare vita a un gruppo, il quarto al mondo, che possa essere leader mondiale in una nuova era della mobilità sostenibile, per far fronte alle nuove sfide nell’elettrico e nella transizione tecnologica, con oltre otto milioni di veicoli venduti. Numerosi i risparmi ipotizzati che ammonterebbero, ogni anno, a 3,7 miliardi di euro senza prevedere chiusure di stabilimenti. Un dato che potrebbe fare ben sperare la città di Modena che ospita lo stabilimento di produzione di alcuni modelli di Maserati e Alfa Romeo. Gli addetti ai lavori si augurano però che oltre ai comparti di progettazione e sviluppo vengano implementati anche quelli di produzione che vedono impegnati 250 operai su 1300 addetti totali presenti in città. Continuando ad analizzare le cifre il fatturato sarebbe superiore ai 170 miliardi di euro e genererebbe un utile operativo di 11 miliardi, mentre i costi della fusione sono stimati in 2,8 miliardi. A seguito della fusione ogni società controllerà il nuovo gruppo per il 50% e il consiglio di amministrazione dovrebbe essere composto da 11 membri. Cinque nominati da Fca, tra i quali John Elkann, e cinque nominati da Psa. Ai vertici, almeno per i primi cinque anni anche il ceo Carlos Tavares.
UNIONE TRA FCA E PSA, PROGETTO DA 45 MILIARDI PER IL QUARTO GRUPPO AL MONDO
L’unione tra il gruppo Fca e Psa, almeno sulla carta, lascia ben sperare. Il progetto prevede risparmi di 3,7 miliardi ogni anno e non prevede chiusure di stabilimenti.