La decisione è definitiva: la Diocesi di Modena-Nonantola e quella di Carpi diventeranno una. Questa mattina c’è stata una riunione congiunta dei Consigli presbiteriali delle due diocesi, al termine della quale è stato reso ufficiale il percorso che porterà all’unificazione. “Oggi la Santa Sede – si legge in una nota congiunta –  chiede alle nostre Chiese, insieme a circa 40 Diocesi italiane, di proseguire e portare a compimento il cammino di comunione già intrapreso, unificando le nostre due Diocesi, di Modena-Nonantola e Carpi”. La nascita di una nuova Diocesi, sostengono i consigli presbiteriali, dovrà essere studiata insieme in modo sinodale, durante l’anno pastorale che si sta aprendo, definendo puntualmente le tappe e le modalità. Il percorso risale a diversi anni fa. Nel giugno del 2019, dopo le dimissioni di Monsignor Cavina il Vescovo di Modena Erio Castellucci veniva designato come amministratore apostolico della diocesi di Carpi. Successivamente nel settembre del 2020 la diocesi di Modena e quella della Città dei Pio, pur rimanendo divise, sono state affidate ad uno stesso pastore. Da allora è cominciato il percorso verso la loro definitiva unificazione. Una decisione che però non convince i cittadini carpigiani: qualcuno la vivrebbe come una perdita di identità locale o anche come l’impoverimento della storia del territorio. Per la Chiesa Italiana però la carenza di vocazione ha portato alla necessità di accorpare alcune parrocchie. In passato anche Papa Francesco ha più volte sostenuto che, secondo lui, molte diocesi vanno ridotte e unite.