Un girone dopo per il Carpi sembra passata una vita. I biancorossi ritrovano domenica al “Cabassi” la Correggese contro cui 4 mesi fa cominciò a sgretolarsi il castello dei sogni. Quella beffarda sconfitta, arrivata al 94’ con un tiro cross di Davighi finito nel sette, diede il via alla crisi che poi nel giro di qualche settimana portò all’esonero di Massimo Bagatti. Eppure le premesse di quella sfida erano ben altre. Quel Carpi secondo in classifica, a -1 dalla Giana appena battuta in casa, arrivava al “Borelli” sospinto da quasi un migliaio di tifosi, con il vento in poppa dell’entusiasmo. Ma come già altre volte in trasferta sprecò troppo, soprattutto un gol a porta vuota con Villa in un primo tempo dominato, venendo poi fermata a 4’ dalla fine dalla traversa sul tiro di Laurenti, con la decisiva deviazione del portiere correggese Tzafestas. A un certo punto nella ripresa, con la Giana sotto 1-0 sul campo del Lentigione, i biancorossi avevano addirittura fatto l’aggancio in vetta sui lombardi, che poi trovarono il pari poco prima della rete di Davighi. Da quella sconfitta il Carpi ha pian piano perso smalto e certezze, tanto che nelle 19 gare seguenti ha raccolto appena 21 punti, passando da una media promozione che aveva avuto prima di Correggio – con 23 punti nelle prime 11 giornate – a un risicato passo da salvezza. Una metamorfosi inspiegabile, fotografata dalla classifica attuale, che alla vigilia della gara di ritorno vede il Carpi scivolato da -1 a -17 dalla vetta e al momento fuori anche dalla zona playoff.