Il dibattito sull’immigrazione clandestina è tornato alla ribalta a livello nazionale, e la Questura di Modena proprio oggi ha colto l’occasione per intervenire sul tema, segnalando come l’ufficio immigrazione della nostra città svolga un’attività fondamentale di contrasto al fenomeno; attività che prepara al rimpatrio nei paesi d’origine degli stranieri irregolari. In particolare, grazie ad un bilancio di quanto fatto nell’ultimo mese, è stato evidenziato come la terza sezione della struttura porti avanti un lavoro definito “silente, ma concreto ed efficace”, che nel solo mese di settembre ha portato all’emissione da parte del prefetto Maria Patrizia Paba di ben 15 decreti di espulsione, di cui due con intimazione a lasciare il territorio nazionale entro 30 giorni, 10 con ordine del questore e tre con accompagnamento nei Cpr di Bari e Brindisi. Al tutto si aggiungono otto accompagnamenti coatti alla frontiera, emessi a seguito di provvedimento di espulsione dell’autorità giudiziaria, di altrettanti cittadini stranieri detenuti nel carcere locale Sant’Anna. Degli otto rimpatriati, due – di origine tunisina – erano monitorati per rischio radicalizzazione e proselitismo religioso di tipo estremista-jihadista.
UFFICIO IMMIGRAZIONE: UN’ATTIVITÀ COSTANTE CONTRO L’IRREGOLARITÀ
Il tema dell’immigrazione clandestina è tornato sotto i riflettori, e la Questura di Modena ha colto l’occasione per sottolineare - grazie ad un bilancio sull’attività svolta nell’ultimo mese - come l’impegno dell’ufficio immigrazione a contrasto del fenomeno sia costante