Era incapace di intendere e volere e per questo è stato assolto Ghennadi Rizhoc, il 26enne ucraino che il 29 giugno 2018 infierì sulla nonna la 67enne Anna Grishechenko uccidendola con un coltello preso in cucina. Il giovane al momento si trova in una Rems, una struttura nella quale vengono indirizzate persone con patologie psichiatriche. All’interno di questa Ghennadi Rizhoc dovrà proseguire un percorso di riabilitazione per via dei suoi disturbi mentali. La tragedia si consumo nell’abitazione di Serramazzoni, tra le 18 e le 19, dove il ragazzo viveva insieme alla nonna e ai suoi genitori. Individuato da subito come principale sospettato venne ascoltato dai Carabinieri di Serramazzoni e dalla Compagnia di Pavullo, ma in un primo momento non confessò le sue colpe, poi successivamente spiegò ai militari di avere accoltellato l’anziana per via di una lite. A trovare il cadavere della donna e a lanciare l’allarme fu una vicina di casa